Le tappe fondamentali da non perdere.
Dapprima metropoli greca, poi nelle mani di Roma, passando per i Borboni fino ad oggi.
Napoli è una città dalle innumerevoli bellezze artistiche e architettoniche, in cui noi abbiamo fatto una full immersion a caccia delle location del film Napoli Velata, di Ferzan Özpetek.
PRIMO GIORNO
Appena arrivati in città con una freccia rossa diretto da Roma Termini, abbiamo fatto subito un saluto al padrone di casa: Il Duomo di Napoli.
Qui sono conservate le leggendarie reliquie del celeberrimo S. Gennaro.
Si trova non molto distante dalla stazione centrale, il centro storico infatti è facilmente raggiungibile a piedi da piazza Garibaldi, principale snodo anche della metropolitana.
Volendo apprezzare al meglio la bellezza del posto e tracciarne i confini, almeno con lo sguardo, siamo saliti con la funicolare al Vomero.
I biglietti si possono fare sul posto come in metro, o alle biglietterie automatiche poste all’entrata.
Il biglietto per una corsa singola lungo tutte le tratte delle linee funicolari di Napoli costa 1 euro.
E’ possibile anche acquistare un ticket da 1,50 euro valido per una corsa in funicolare, metropolitana e bus nell’arco dei 90 minuti successivi alla vidimazione.
Il Vomero è un quartiere collinare da cui la vista è mozzafiato, in particolare sul tetto di Castel Sant’Elmo, una fortezza medievale oggi adibita a polo museale, aperto dal lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 16.30, 5€ biglietto intero altrimenti ridotto sotto i 24 anni.
Le mura sono percorribili tutt’intorno, ed una volta arrivati in cima, la luce dorata del tramonto ci ha svelato l’imponenza del vulcano, che come un silente guardiano, veglia sulla metropoli.
Napoli infatti si estende fin sotto le pendici del Vesuvio, sviluppandosi nella valle sottostante fino al mare, con Posillipo e Sorrento a farle da cornice.
Un’altra celebrità del luogo è sicuramente Spaccanapoli, un’arteria nel centro storico della città che la divide esattamente in due per più di un chilometro, e dalla quale si ramifica una fitta rete capillare di viuzze.
Una traversa dopo l’altra si giunge alla cappella di San Severo, dove è conservato, posto al centro della navata, il Cristo velato; una delle opere più note e suggestive al livello mondiale.
Realizzata da Giuseppe Sanmartino su commissione del principe Raimondo di Sangro, rimane una delle attrattive principali della città.
È aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00, chiusa il martedì, con 2€ in più è possibile prenotare i biglietti su internet, evitando così automaticamente la fila all’entrata, sempre lunghissima.
Nel prezzo del biglietto, è possibile inoltre includere l’audio guida che noi vi consigliamo.
Anche qui prezzo ridotto sotto i 25 anni.
Se volete fermarvi per la pausa pranzo, e vi trovate a passeggiare per via dei Tribunali, la pizza napoletana doc da Attanasio è ottima, l’impasto rimane molto leggero e gustoso, il servizio è veloce, e le cameriere sono cordiali e disponibili con la classica verve napoletana, è probabile che nelle ore di punta occorra attendere un po’, il locale è sempre pieno, ma ne vale la pena.
Un’altra tappa fondamentale per chi si reca a Napoli è sicuramente Piazza del Gesù Nuovo, una delle piazze più importanti, e simbolo del centro storico della città.
La piazza, che deve il nome all'omonima chiesa presente nella stessa, è fulcro di alcuni dei più importanti monumenti della city, ruota tutto attorno al monumentale obelisco dell'Immacolata, maestosa guglia di marmo bianco e bardiglio posta al centro dello spiazzale.
La piazza, come la cappella di San Severo è stata utilizza da Ozpetek nelle riprese del film Napoli Velata.
SECONDO GIORNO
Ormai famosa attrattiva della città, è sicuramente la metropolitana, in particolare la stazione che ferma a Toledo, qui un immenso mosaico riproduce il mare con giochi di luci alternate veramente suggestivi.
Costeggiando a piedi i quartieri spagnoli, fra il lungomare e via Toledo, con una superficie di circa 25.000 metri quadrati piazza del Plebiscito si presenta come una delle più grandi di Napoli, e d'Italia e per questo è quella più utilizzata per le grandi manifestazioni.
Sembra quasi impossibile tracciarne i confini ed il colonnato esterno ha le sembianze di un grande abbraccio, quasi a voler dare il benvenuto ai suoi visitatori o a voler mostrare la grandiosa bellezza della città
Essere lì è meraviglioso, un luogo in cui turisti e cittadini si mescolano, un luogo in cui la vita pullula di suoni e colori, dandoti una straordinaria sensazione di libertà infinita, di fronte il palazzo reale.
Residenza storica dei viceré spagnoli per oltre 150 anni il complesso residenziale, che comprende i giardini ed il teatro San Carlo, è situato accanto alla Galleria Umberto I.
Il palazzo è visitabile dalle 9.00 alle 19.00 tutti i giorni tranne il mercoledì, costo medio del biglietto 4€, gratuito per i minori di 18 anni.
Poco più in là Umberto I, negli ultimi anni dell’ottocento, commissionò la costruzione della galleria commerciale all’architetto Emmanuele Rocco, alzando lo sguardo sotto di essa, sembra che i confini del cielo siano delineati nelle forme tonde delle volte in vetro e acciaio.
Attraversarla è un’esperienza sensoriale, come quando sai di essere in luogo pieno zeppo di storia e tu diventi improvvisamente parte di esso.
In primo piano sul lungomare c’è Castel Nuovo detto anche Maschio Angioino, ad indicare il ruolo di fortezza che questo castello ha svolto per secoli a Napoli, un castello medievale che sta a testimoniare le tante ere vissute dalla città.
Una fortezza dall’aspetto fiabesco che ha secoli di storia da raccontare, e che ha visto governare re e regine del calibro di Carlo I d’Angiò o Giovanna II.
Anch’esso è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.00 tranne la domenica in cui la chiusura viene anticipata alle 14.00, il prezzo intero del biglietto è di 6€, ridotto 3€.
Rimanendo in zona, per cena siamo stati ospiti della trattoria da Concetta, sperduta fra le vie dei quartieri spagnoli, è un locale caratteristico, dall’atmosfera suggestiva ed accogliente, il servizio è veloce, ed il personale cordiale e disponibile, ma soprattutto abbiamo mangiato dell’ottimo pesce al giusto prezzo.
Di Napoli non è stata tanto la bellezza architettonica, a colpirci, quanto il calore e l’accoglienza della gente, i mille profumi di via Toledo, l’ottimo pesce delle osterie e le sfogliatelle nei caffè più caratteristici della città.
Napoli è un posto che trasuda storia in ogni suo strato, dove il cibo è cultura, ed il caos è festa, un posto in cui sono le persone a fare la città stessa.
Napoli è un posto magico che profuma di mare, ed ha il sapore delle cose belle della vita.