Viaggio alle isole Lofoten
Cinque antichissime isole in cui l’asprezza di madre natura è la sovrana assoluta.
Il territorio è caratterizzato da montagne, che finiscono a strapiombo sul mare e da piccole praterie fatte di muschi e licheni che confinano con le spiagge bianche del mare cristallino.
Isole lofoten quando andare:
Qual'è il periodo migliore per visitare le Lofoten e vedere l'aurora boreale?
Il periodo migliore per vedere l'aurora boreale alle Lofoten va da fine ottobre a metà marzo, in questo periodo le ore di notte sono superiori a quelle di luce, dunque si avrà una maggiore possibilità di vedere l'aurora boreale. Tuttavia se si è fortunati anche la fine dell'autunno e l'inizio della primavera possono essere periodi buoni per l'aurora boreale, oltre ad avere una temperatura decisamente più mite.
Lofoten: Cosa portare in valigia.
Le Lofoten sono un arcipelago che si trova oltre il circolo polare artico.
Nonostante ciò, il clima è caratterizzato da temperature piuttosto “miti” principalmente grazie alla corrente del Golfo. Tuttavia al nostro arrivo nel piccolo aeroporto di Harstad, siamo stati accolti da una tempesta di neve, dunque l'abbigliamento da neve è un imperativo. L'abbigliamento intimo termico è ottimo, soprattutto durante le uscite notturne a caccia dell'aurora boreale, calzini termici e scarponi impermeabili vi aiuteranno a mantenere caldi, ma soprattutto asciutti i vostri piedi. Cappello, sciarpa e guanti sono fondamentali, in caso di pioggia o neve, anche avere un piumino impermeabile ha i suoi vantaggi, se avete con voi zaini ed attrezzature fotografiche/video sensibili all'acqua, provvedete ad impermeabilizzare anche questi. Lo store migliore dove trovare tutto quello che vi serve, rimane sempre il Decathlon.
Per 5 giorni di viaggio ci siamo portati un bagaglio a mano ciascuno, compagnia aerea Norvegian, partedo da Roma, con uno scalo ad Oslo.
Appena arrivati alle Lofoten, abbiamo preso un'auto a noleggio, poichè è l'unico modo per poter visitare le isole data la quasi totale assenza di mezzi pubblici
I ristoranti e le strutture alberghiere sono piuttosto costose in Norvegia, per questo noi abbiamo preferito prenotare tutti gli alloggi del viaggio con Airbnb, facendo la spesa nei supermercati aperti h24.
L’unica traccia di insediamento umano oltre ad i piccoli villaggi qui e là, è la E10, che attraversa tutto l’arcipelago da un capo all’altro, con un sistema di numerosi ponti e gallerie.
Lofoten cosa vedere:
La nostra prima tappa è stata Svolvær, capoluogo delle isole, nonché uno dei villaggi più antichi del circolo polare artico.
Svolvær è una pittoresca cittadina protetta da altissimi picchi montuosi che la circondano, e la popolazione vive principalmente ancora di pesca del merluzzo, che tra l'altro è anche la principale tipologia alimentare delle Isole. Il merluzzo pescato in questo arcipelago è considerato uno dei migliori di tutta la Norvegia, l'Italia importa circa 80% dei merluzzi pescati nelle isole Lofoten e circa il 40% di tutta la Norvegia.
Tra la terraferma e la “muraglia montuosa delle Lofoten” si trova l’unico fiordo delle isole, Vestfjorden, in città ci sono delle compagnie turistiche che organizzano escursioni a bordo di curiosi gommoni attrezzati.
Così, dopo aver indossato un’apposita tuta termica, siamo partiti sfidando il mare grosso alla volta di Vestfjorden.
Una profonda lingua di mare nerissimo spacca in due le montagne risalenti a più di tre miliardi di anni fa, che sprofondano direttamente negli abissi.
Questo luogo ospita una grande varietà di specie di uccelli e di piante, in particolare qui si trova la più alta concentrazione di aquile di mare di tutta la Norvegia, osservare da vicino questi maestosi rapaci è un’esperienza fantastica, che vi consigliamo.
Tappa successiva: Henningsvær, se andate alle Lofoten non potete non visitarla, una delle più rinomate località turistiche delle Isole, siamo stati affascinati dal piccolo porto, situato a sud dell'arcipelago, costruito su un gruppo di isolotti ai piedi di una falesia a strapiombo sul mare, le tipiche abitazioni in legno poi, gli conferiscono un fascino unico tanto che questo piccolo villaggio viene anche chiamato la Venezia norvegese.
Eravamo nel pieno del nostro viaggio, nei pressi di Ballstad, quando finalmente vicino Leknes, abbiamo potuto apprezzare l’immensa bellezza di alcune delle spiagge più belle al mondo, come quella di Uttakleiv, una distesa immensa di ciottoli tondi perfettamente levigati dal mare color turchese, o quella di Haukland con la sua sabbia bianchissima in cui sembra davvero di trovarsi in una località caraibica, se non fosse per un piccolo dettaglio; la neve!
Qui durante la notte il cielo ci ha offerto uno degli spettacoli più belli al mondo, l’aurora boreale.
Inizialmente non sapevamo bene cosa aspettarci, ma poi quando si è manifestata danzando per noi è stata un’emozione che a parole è impossibile descrivere. Inizialmente è solo un flebile bagliore tra le stelle che si va intensificando, fin quando improvvisamente, è come essere investiti da un enorme senso di pienezza misto a gioia e profonda gratitudine per aver avuto l’onore di assistere a tanta bellezza.
Le Lofoten sono anche ricchissime di storia per questo è d’obbligo la tappa al Museo Vichingo Lofotr; un museo ad esposizione permanente che si trova a Borg, uno dei comuni più importanti dell'arcipelago norvegese delle Isole Lofoten.
Questo museo è stato realizzato all'interno di una antichissima casa vichinga, ricostruita secondo l'architettura originale e dalla imponente lunghezza complessiva di 83 metri. Il Museo permette di scoprire tutte le caratteristiche salienti della cultura e della quotidianità vichinga, dalla caccia alla pesca fino alle battaglie e tanto altro ancora.
Il nostro percorso ci ha condotti poi a Nusfjord uno dei borghi di pescatori più antichi e meglio conservati della Norvegia. E’ stato designato dall'UNESCO nel 1975 come progetto pilota per preservare l'architettura tradizionale norvegese. Nusfjord al momento non è un villaggio abitato in modo permanente ma piuttosto un museo.
Giunti a Reine uno dei luoghi più famosi delle isole per il suggestivo scenario della sua posizione ai piedi di ripide scogliere, l’aurora boreale ci ha di nuovo omaggiato, facendo capolino fra le nubi sul mare.
Abbiamo poi proseguito il nostro viaggio verso l’ultima tappa: Å.
Il suo nome significa in norvegese piccolo fiume, ma riveste anche un altro, doppio, significato: è sia l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese che l'ultima città delle Lofoten raggiungibile seguendo la Strada Europea E10. Å è per tradizione un villaggio di pescatori specializzati in pesca dello stoccafisso, qui in oltre i Rorbu la fanno da padrone, letteralmente casa del rematore, il rorbu è una tipica abitazione utilizzata dai pescatori norvegesi, particolarmente diffusa e caratteristica delle isole Lofoten. un'abitazione costruita in legno e dipinta tipicamente di rosso.
Le Lofoten sono dunque un insieme infinito di paesaggi, di luci, di emozioni. Immense distese di muschio, spiagge bianchissime, laghetti in ogni dove, montagne dai colori e forme unici, ma soprattutto terre ancora incontaminate, dove la natura prodigiosa dà libero sfogo a tutta la sua straordinaria bellezza.